All’inizio non mi potevo abituare alla preghiera, alla Santa Messa, ecc. Non solo non ero praticante, ma ero protestante e frequentavo il Movimento Evangelico; il Collegio dei Missionari Servi dei Poveri mi ha aiutato tanto, quasi troppo direi! come persona, economicamente ed anche nel mio camino religioso.

È trascorso tanto tempo, e, poco a poco, grazie a tutto ciò che mi hanno insegnato e con le esperienze vissute sono cresciuto. Si parlava della fede Cattolica e quella delle altre religioni, vedevo che era coerente il modo di parlare dalle altre religioni, perché non cercavano di inculcarmi il cattolicesimo ma di camminare nella scoperta della verità.

Volevo fare il poliziotto, ho studiato quasi 6 mesi per l’ammissione però mi sono reso conto che non avevo realmente tutti i requisiti per entrare; allora ho iniziato l’Università, adesso sto studiando “Scienze amministrative”.

Dopo aver concluso gli studi nel Collegio, ho vissuto un periodo difficile, nel senso che mi sentivo “libero” e lo stile di vita era molto sregolato…sentivo un senso di colpa per i tanti peccati che stavo commettendo; la formazione ricevuta nel Collegio me ne rendeva cosciente anche se io cercavo di spegnere questi richiami della coscienza. Visitando ogni tanto le case del Movimento e ricordando gli anni trascorsi nel Collegio mi rendevo sempre più conto della superficialità e banalità dello stile di vita che avevo assunto e sentivo la nostalgia di quel tempo, nostalgia della preghiera, nostalgia di sentirsi in una famiglia.